L’intervista a Lorenzo Sementilli che ha curato la comunicazione intercom
Il Mediterrane Film Festival di Malta è un festival cinematografico e convention internazionale emergente (la prima edizione è stata nel 2023) con l’obiettivo di mostrare al pubblico opere cinematografiche provenienti da tutti i paesi del Mediterraneo, entrare in contatto con registi e creare delle occasioni di confronto sullo stato dell’industria cinematografica nel Mediterraneo tramite workshop, masterclass e panel di settore.
Come ogni festival del cinema, la rassegna si conclude con la cerimonia di chiusura e premiazione degli artisti in gara. Un evento trasmesso live la cui macchina organizzativa, come per tutti i grandi eventi di questo calibro, è molto complessa e presenta delle esigenze ben specifiche in termini di produzione broadcast, audio e video.
Ce ne ha parlato Lorenzo Sementilli, (tecnico specializzato nelle intercomunicazioni) che è stato convocato direttamente da Riedel per gestire le intercomunicazioni di tutti gli operatori broadcast, audio, video, luci e addetti alla produzione impegnati durante la cerimonia di chiusura.
Il service che si è occupato della produzione è Besteam Audio, Malta.
D: Lorenzo, raccontaci di come ti sei organizzato per gestire questo lavoro.
L: Sono stato contattato direttamente da Riedel per seguire questo progetto. Besteam, il service che si è occupato della produzione collaborava con loro già da tempo, conosceva bene le loro tecnologie intercom e aveva già in mente una lista di materiali Riedel ben precisa da utilizzare.
In base a questo, io sono partito da casa portandomi avanti programmando già i dispositivi, mi ero fatto dare preventivamente la lista di tutti i materiali tecnici. Le scelte tecniche definitive sono avvenute poi effettivamente sul campo, dopo aver compreso tutte le esigenze di produzione dei vari ruoli coinvolti insieme a tutti i tecnici e addetti ai lavori. Come spesso accade, una volta arrivato a Malta ho scoperto che le esigenze erano maggiori rispetto le richieste iniziali.
La lista materiale iniziale era composta da:
- n°19 x Bolero
- n°1 X NSA (Network Stream Adapter in PoE)
Poi parlando con il cliente ho scoperto che aveva la necessità di gestire altre macchine oltre ai 19 Bolero; quindi, Giuseppe Angilello di Riedel ha giustamente provveduto ad inserire una matrice 1024 Riedel, oltre i seguenti pannelli:
- n°1 x Matrix Artist 1024 with 32port license
- n°6 x DSP 2312 (Riedel DSP-2312 Smartpanel da scrivania)
- n°1 x RSP1232 HL (Riedel RSP-1232HL, Piattaforma Smart panel)
- n°5 x RSP2318 (Riedel RSP-2318, Smartpanel con 18 tasti)
Infine, in loco si sono aggiunti 30 beltpack a cavo analogici e digitali e che ho integrato nel mio sistema Riedel.
Data la complessità dell’evento che univa tutti gli operatori luci, video, audio e broadcast in egual modo e tutta la parte legata alla produzione dell’evento, produzione (stage manager, show caller, assistente, autori, sponsor, ecc), come ti dicevo, ho preparato una programmazione di base sul software Director di Riedel: dal sito Riedel mi sono scaricato tutti i firmware aggiornati delle macchine coinvolte nel progetto.
Mi sono confrontato con Alessandro Sdrigotti, il vostro Product Specialist Riedel su eventuali problematiche che avrei potuto incontrare durante la programmazione in loco e numerosi consigli su come gestire ed impostare i vari pannelli dedicati soprattutto al broadcast.
Una volta arrivato a Malta, ho cablato, indirizzato e aggiornato tutte le macchine. Ho cominciato a distribuire i vari panelli e macchine nei relativi spazi di utilizzo. Terminata l’installazione, ho applicato la programmazione ai vari dispositivi, verificando che tutto funzionasse, ho verificato che i dispositivi parlassero tra di loro e li ho distribuiti nei vari punti.
Successivamente ho programmato i Punqtum (entrly level di Riedel) utilizzando degli switch con caratteristiche compliant per il trasporto dei dati interom e gli Switch Netgear GSM4212 questi ultimi mai usati e devo dire mi hanno stupito per efficienza e facilità di management con il loro software integrato. Creare il protocollo AES67 per Punqtum e Riedel con questi switch è stato semplice e veloce. Ho inoltre attivato la funzione “multi links” per evitare broadcast storm, ossia un aumento esponenziale del traffico di rete, che comporta una saturazione completa delle risorse di rete disponibili o, in ogni caso, un drastico calo delle prestazioni dovuto alla moltitudine di messaggi creati dalle varie macchine coinvolte che transitano nella rete da me generata.
Ho inserito tramite NSA, nel sistema di comunicazione, una parte di intercom a cavo consegnandoli ai 6 operatori con robospot e agli 8 operatori camera. Le input e le output della NSA sono state slittate e da matrice sono state generate delle room per evitare ribattimenti delle voci nei sistemi di intercomunicazione a cavo.
Infine , per ciò che concerne i Bolero, ho dovuto coprire molte aree e lo spazio di azione dello show era molto vasto e quindi ho creato una copertura in wide band con tutte e 6 le antenne di Riedel Walcast Pro, distanziate a -50dbm una dall’altra per evitare conflitti in radiofrequenze (piccolo stratagemma che mi è stato insegnato da Alessandro).
In totale sono riuscito a gestire circa 70 operatori per la parte di intercomunicazione.
Durante i due giorni di prove ho perfezionato le esigenze di comunicazione tra i vari membri dello staff tecnico e di produzione (chi doveva parlare con chi di cosa, in sostanza). Erano delle richieste importanti, per cui ci sono stati dei pannelli splittati a metà, lo stesso pannello usato per 2 persone, Direct calls, gruppi in cui il regista parlava contemporaneamente a tutti gli operatori camera ma gli operatori camera parlavano solo con il regista ecc.).
Sono state programmazioni importanti ma che dei dispositivi performanti come quelli di Riedel ti permettono di fare.
D: Diciamo che il fattore sorpresa, quello che ti ha messo tra virgolette “in difficoltà” è stato il dover gestire e mettere in intercomunicazione molti più operatori di quelli che ti aspettavi, o ci sono state altre variabili?
L: Sì, questo è stato in realtà l’unico fattore sorpresa, ma è una cosa che alla fine si tiene sempre in considerazione. Per il resto è andato tutto abbastanza liscio. Durante le prove sono abituato a testare tutte le macchine stressandole e spesso facendole lavorare più del dovuto. Questo mi permette di comprenderne limiti per non superarli, oppure mei eventuali errori in progettazione che posso correggere.
Vorrei precisare che Besteam collabora da anni con Riedel, quindi tutto il loro staff aveva già un’ottima esperienza nell’utilizzo dei loro intercom e ne apprezzava le doti tecniche e le potenzialità applicative già da tempo.
Con mia profonda soddisfazione anche per questo evento non c’è stata nessuna interruzione nelle intercomunicazioni durante tutta la durata del lavoro.
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