Ripresa broadcast e test audio allo stadio Meazza con Shure

L’intervista a Vincenzo Abbisogno, Sound & Intercom Engineer e Alessandro Sdrigotti, Product Specialist Shure per Prase.

Ripresa broadcast e test audio allo stadio Meazza con Shure

Spesso non ci facciamo caso, lo diamo ormai per scontato, ma se guardassimo una partita di calcio dal divano di casa e fosse tutto muto o ci fosse solo la voce e il commento dei telecronisti, si perderebbe metà dell’esperienza. Siamo abituati a sentire il rumore del pallone, i cori dei tifosi, (anche le urla dei giocatori).

Ne abbiamo parlato con Vincenzo Abbisogno, Sound & Intercom Engineer che si è occupato, per la scorsa stagione calcistica, della ripresa di una delle principali partite europee che si sono svolte allo stadio Meazza.

Con l’occasione di dare un supporto in più a Vincenzo, anche il nostro Product Specialist Shure Alessandro Sdrigotti, che si è recato a Milano, per fare dei test Shure “particolari”.

D: Alessandro, partiamo da te, raccontaci quali sono le state le esigenze tecniche più specifiche di questo lavoro?

Al di là delle classiche esigenze in termini di trasmissione broadcast di una partita di questo tipo (radiomicrofoni in-ear monitor, microfoni shotgun), l’esigenza tecnica specifica era che i giornalisti e ospiti della diretta potessero muoversi in tutto il campo da calcio con lo stesso auricolare e lo stesso radiomicrofono senza avere mai sganci.

L’unico sistema a dare questa garanzia è Shure Axient Digital, in questo caso sono stati utilizzati 8 radiomicrofoni Axient Digital e 8 in-ear monitor PSM1000, (utilizzando le antenne Shure UA874 per i radiomicrofoni e le antenne HA8089 per gli in-ear).

Questi dispositivi hanno coperto tutto il campo e anche uno studio al primo piano, tutto il sistema era collegato in rete via fibra e raggiungeva la regia che era posizionata fuori dallo stadio, dove Enzo poteva tenere sotto controllo in tempo reale tutti i parametri della radiofrequenza.

Shure Axient Digital rack
Shure SLXD

D: Vincenzo, tu invece cosa ci dici? Sappiamo che conosci bene Shure Axient Digital, come ti sei trovato per questo lavoro nello specifico?

Nel settore broadcast televisivo, sono stato tra i primi a utilizzare Axient Digital, ho iniziato a utilizzarli già pre-Covid per le riprese allo stadio e negli studi televisivi, poi li ho proposti anche alla produzione per questo progetto abbastanza articolato, e mi hanno dato fiducia.


La produzione ci ha chiesto di permettere ai talent di muoversi liberamente in tutto lo stadio, passando la linea da una zona all’altra del campo per rendere i collegamenti molto più dinamici del solito — qualcosa di innovativo per il broadcast italiano. Per farlo, è stato necessario un setup tecnico particolare, con una copertura RF su circa 8.000 mq, tra campo e spalti.

Shure Axient Digital  psm1000
Stadio Meazza Tribuna


In uno stadio come San Siro, oltre alla distanza da coprire, la principale difficoltà è rappresentata dall’inquinamento RF, cioè le interferenze che si generano nell’area a causa dell’elevato numero di segnali radio presenti. Per questo motivo, oltre a un setup tecnico solido, è fondamentale monitorare costantemente le frequenze in uso e intervenire rapidamente in caso di problemi.


Questo lavoro è stato possibile grazie al sistema Axient Digital che consente di utilizzare frequenze molto ravvicinate senza problemi di intermodulazione — un vantaggio fondamentale in un ambiente con così scarsa disponibilità di spettro. A questo si aggiunge l’utilizzo del software Wireless Workbench 7 di Shure, uno dei migliori strumenti attualmente disponibili per la gestione remota delle frequenze.
Inoltre, rispetto alle esperienze passate, su consiglio tecnico di Alessandro abbiamo cambiato le capsule dei microfoni con delle Beta58, ottenendo un audio più pulito e con meno rumori di fondo tipici dell’ambiente dello stadio.


Ci tenevo poi a sottolineare che è sempre un lavoro di squadra, io mi sono occupato del progetto, del coordinamento delle frequenze e monitoraggio in remoto dalla regia durante il live, con me però hanno collaborato Angelo Galeano che si è occupato dell’installazione e gestione sul campo e Michele Vicenti che ha curato la messa in onda.”

D: Alessandro, ci raccontavi invece che hai utilizzato l’occasione di essere lì allo stadio per fare anche dei test “inusuali” per questo contesto. Ci racconti cos’hai provato?

Sì, ho fatto degli esperimenti a bordo campo per la ripresa del suono, oltre ad aver utilizzato strumenti “più classici”, cioè il kit completo Shure SLXD5 con plug-on e uno Shotgun di media lunghezza VP89M, ho provato a utilizzare un microfono utilizzato di solito per la conferenza, cioè MXA310, che è un microfono da tavolo. Ho fatto questo esperimento perché ho ricevuto degli input a proposito e volevo capire come poteva essere la ripresa audio attorno anche con questa tipologia di microfono.

C’è già un partner di Prase che sta utilizzando gli MXA310 per la ripresa del suono nell’opera lirica, posizionandoli sul palco, nascosti e a luci spente captano bene il segnale dei cantanti.

Volevo testare se riuscivo ad ottenere lo stesso risultato anche nel contesto outdoor di una partita di calcio.

D: E quindi? Sei rimasto sorpreso dal risultato? Può essere una nuova frontiera di utilizzo per uun microfono in realtà pensato e progettato per il mondo conference?

Diciamo che ho raccolto dei dati importanti per il futuro, non solo in termini di qualità audio ma anche nella possibilità di controllare e cambiare in tempo reale il lobo di ripresa del microfono stesso, permettendomi una flessibilità finora impensabile su un campo da calcio.

Stadio Meazza microfoni Shure
Stadio Meazza microfono Shure Shotgun VP89M

D: Vincenzo hai provato a “giocarci anche tu”?

Non sono riuscito a “giocarci” poiché abbiamo lavorato ad un importante partita di Champions League, che è una produzione live molto complessa che non ci permette di sperimentare poiché non abbiamo margine di errore – ci risponde ridendo (ndr) -, ma non escludo di fare dei test per conto mio in futuro se ci sarà occasione, mai dire mai.