MIKA Concerto di Fine Estate

Shure KSM11 sul palco dell’Arena di Verona

Il Concerto Speciale di Fine Estate ha colorato l’Arena di Verona con la spettacolare performance di Mika. Un palco unico, sia per la sua eterna bellezza che per le sfide tecniche che ne caratterizzano il set-up audio. Fra i molti professionisti che hanno lavorato allo show, Massimo Barbieri, FoH Sound Engineer, ha avuto l’occasione di testare la nuova capsula per sistemi wireless Shure KSM11. Lo abbiamo intervistato per investigare tutti i retroscena del set-up microfonico di uno dei concerti più memorabili del 2022.

Domanda: Ciao Massimo, sei la persona che ha osato testare una capsula nuovissima – la Shure KSM11 – in uno dei palchi più spettacolari d’Italia, l’Arena di Verona. Cosa ti ha incuriosito a tal punto della capsula da provarla direttamente in un ambiente così sfidante?

Massimo Barbieri: Ciao! Avevo avuto un feedback molto positivo da Luca Morson, mio stimato amico e collega, che mi aveva parlato di questa eccezionale reiezione al feedback ed ai rientri, e sapendo che sarei andato incontro ad un concerto cantato per 2/3 della durata davanti all’impianto ho voluto almeno provarla.

D: Ci descrivi il tuo set-up Shure e perché è lo preferisci per un concerto così importante?

MB: Diciamo che sono un life-time shure fan. L’SM58 per esempio secondo me è il microfono con il rapporto qualità prezzo migliore sul mercato da decenni. Nel live ho sempre avuto come prima scelta sistemi shure, dall’avvento di Axient Digital in poi direi che non ci sono uguali per versatilità e affidabilità. Quando ho cominciato a lavorare con Mika lui veniva da anni con il marchio concorrente. Ho voluto fargli provare il sistema KSM8 (che io ho adottato per esempio ad XFactor Italia se non sbaglio già nel 2014 con risultati eccellenti) perchè spesso perdevo la “presenza” essendo il microfono precedente molto sensibile alla posizione. Se n’è innamorato immediatamente e non ha più voluto cambiare fino a questo concerto con il KSM11

D: Quali sono le caratteristiche di Axient Digital che ti aiutano di più nel tuo lavoro?

MB: Sicuramente il suono eccezionale unito a un sistema di trasmissione solidissimo che non mi ha mai fatto perdere una sola sillaba anche in condizioni un po’ critiche che abbiamo incontrato in giro per l’Europa.

D: Torniamo al tuo test di fuoco con la KSM11. Raccontaci un po’ delle prove e di cosa hai notato nella resa della voce.

MB: Il test si è svolto in una maniera semplice perché non avevo tempo di fare troppe prove con l’artista. Nel primo pomeriggio ho chiesto a Massimo Faggioni (monitor engineer) di montare la KSM11 sul gelato main e la KSM8 sullo spare. Gli ho chiesto di comparare i guadagni fra le due (lavoriamo in gain sharing, il gain di ingresso dei canali viene fatto dal palco) e poi gli ho chiesto di andare in mezzo alla platea con entrambi…. Con la capsula KSM11 avevo almeno 5 db di margine in più prima del feedback! Perciò ho chiesto a Mika di fare la prova generale con la capsula nuova e questo mi ha confermato che avevo un grande vantaggio in termini di livello: nessun accenno di larsen neanche quando passava davanti all’impianto, e nessun tipico “sfarfallìo” determinato dal rientro della batteria sul microfono.

D: Dal test, in cui hai provato la capsula con il parlato, al concerto dove l’hai usata per la performance, hai avuto dei riscontri significativi?

MB: Sì, quel test mi è servito per capire la differenza di margine rispetto al feedback, ovvio che comunque avevo bisogno di una prova con l’artista e per la prova generale eravamo quindi pronti a rientrare sulla KSM8 se ci fosse stato qualche problema per noi o per Mika, ma non ci abbiamo proprio più pensato: il guadagno in tranquillità e pulizia mentre lui stava davanti all’impianto è stato assolutamente superiore alle aspettative.


D: Quella all’Arena di Verona è stata l’unica tappa in Italia del Tour Europeo di Mika, un vero e proprio spettacolo che vede il cantante impegnato in coreografie pazzesche. Come si è comportato il microfono in un utilizzo così dinamico e imprevedibile?

MB: Ottimamente, Mika ha vagato per tutte le gradinate, ha cantato in piedi su un pianoforte in mezzo alla platea, è passato e ripassato davanti all’impianto e io non ho avuto il minimo problema.

D: E per quanto riguarda la risposta in frequenza come è stata la tua esperienza?

R: Personalmente non amo molto i microfoni che hanno una timbrica molto caratterizzata, specie sulle alte. Preferisco dare il carattere con l’Eq e in questo ho trovato la KSM 11 d’aiuto, non avendo particolari “creste”.

D: Quale è stato il feedback dell’artista?

MB: Era molto contento di non aver avuto nessun problema e anche della resa “naturale” del microfono.

D: e dei tuoi colleghi dietro le quinte?

MB: Massimo mi ha chiamato in intercom più volte durante la prova generale per dirmi quanto fosse bello il suono anche in cuffia. Ovviamente più pulito sei e migliore è il mix che potrai fare.

D: Quali sono le caratteristiche della capsula che hai maggiormente apprezzato?

MB: Indubbiamente la quantità di rientro nettamente inferiore a qualunque altra capsula. Mi sono riascoltato la traccia della voce dalla registrazione multitraccia ed è veramente impressionante quanto sia “pulita”.

D: Considerazioni finali?

MB: Ero già un amante del suono della KSM9 che avevo adottato a suo tempo con Antonella Ruggiero, Irene Grandi e altri, questa KSM11 me la ricorda un po’ nel suono denso e poco “colorato”,  avendo però una pulizia del segnale che non avevo mai provato prima con nessuna capsula.