Una notte al Zukan Museum: tutto prende vita

L’esperienza che offre il museo è ben lontana dalle mostre polverose e statiche del passato che interesserebbero solo i visitatori più appassionati. Oggi una visita al museo è una coccola per tutte le età e che ci dà l’opportunità di immergerci in realtà alternative come parte di un’esperienza progettata per intrattenere ed educare.  Il Museo Zukan Ginza  a Tokyo non fa eccezione. Situato nel sesto piano dell’ampio centro commerciale Tokyu Plaza Ginza il Zukan Museum viene descritto come una “struttura basata sull’esperienza”­ che unisce il digitale al reale per un viaggio immersivo e interattivo alla scoperta del mondo naturale oltre il tempo e lo spazio. Ci sono più di 100 altoparlanti Genelec uniti alla tecnologia video avanzata, che contribuiscono a guidare l’esperienza dove foreste e acqua si uniscono in un magico viaggio attraverso il mondo delle creature viventi.

“Progettato come uno spazio di intrattenimento esperienziale che può essere apprezzato da persone di tutte le età, l’idea principale è quella di stimolare i visitatori a ricercare in modo attivo informazioni e andare oltre all’esperienza classica di ricevere delle informazioni”, dice Takayuki Kitai di AID-DCC Inc— che è stato coinvolto in tutto il processo creativo della struttura.

Una volta all’interno del museo, ai visitatori viene data una “pietra di registrazione” che li aiuta ad esplorare la mostra e registrare le informazioni che vogliono. Hanno intrapreso un viaggio nel mondo dei libri illustrati, creando una tecnologia audiovisiva moderna . 24 ore vengono accorciate in 60 minuti, consentendo ai visitatori di sperimentare il mondo della natura con il passare del tempo, dalle prime ore del mattino fino a notte.  Le informazioni possono essere registrate lungo il viaggio, dato che porta ad un gran finale.

“Il museo riproduce fedelmente l’ecosistema presente nel mondo naturale, con diverse creature che compaiono in ogni area come foresta, savana, il mondo marino ecc. dove l’osservazione e la registrazione delle creature è interattivo. Per esempio, se ci si avvicina troppo ad una creatura, sarà spaventata e fuggirà,” spiega Jun Fujiwara di  invisi Ltd — che si è occupato della produzione del suono e del design UX. Kitai aggiunge: “Questo è un mondo dove le creature viventi sono le protagoniste. In quanto tale, il suono ricopre un ruolo altrettanto importante quanto l’aspetto visivo nel ricreare la sensazione che queste creature siano effettivamente lì.”

“Il fattore acustico si compone di tre elementi: i suoni emessi dalle creature viventi, suoni ambientali di fondo; ed elementi musicali”, spiega Takashi Miyamoto di  coton inc– che è responsabile dell’installazione del sistema audio e del sound design.  “L’ambiente cambia in base all’ora, proprio come nel mondo reale. In particolare, gli elementi musicali vengono creati utilizzando la music generation technology originale di coton chiamata “soundtope” – un programma che è affine alle emozioni umane, che vengono, ovviamente influenzate dall’ambiente circostante. Soundtope genera automaticamente la musica più adatta in base alla stagione e all’ora del giorno per un’esperienza autentica.”

Questi tre elementi acustici, con un totale di 150 canali audio, creano diversi mondi, in ciascuna nelle multi aree all’interno del museo. Non c’è una divisione classica delle aree, perciò era fondamentale assicurare che i cambiamenti tra un’area e l’altra avvenissero in modo fluido e coerente.

“Per creare il suono, perchè questo sia connesso in modo fluido senza vincoli, abbiamo utilizzato una scala tonale tra aree adiacenti per evitare che i suoni si sovrappongano tra loro” continua Miyamoto. “Inoltre, in termini di timbro, il posizionamento di toni intermedi comuni tra le aree porta ad una partizione vincolante, come una cortina sonora.  Un’altra sfida acustica che è emersa riguardava il sistema di panning che riproduce il suono prodotto dalle creature. La disposizione degli altoparlanti non ci ha permesso di utilizzare i panner esistenti, perciò abbiamo dovuto sviluppare il nostro sistema di panning.”

Fujiwara continua: “Questo sistema di panning ci ha permesso di focalizzarci sul suono delle creature dopo che erano fuori frame. In altre parole, siamo riusciti ad integrare all’interno dello spazio, il suono dei loro passi e delle ali che svanisce gradualmente. Questo è anche un modo per dare ai visitatori un senso di profondità e distensione simile a quello del mondo naturale, senza le limitazioni di spazio che ci potrebbero essere in una struttura. Al contrario, quando una creatura entra nel frame, possiamo sentirla in anticipo e ciò enfatizza la “presenza” della creatura stessa e anticipa l’emozione e il desiderio di esplorare, prima che la creatura si palesi.  Grazie alla nostra abilità di ampliare l’area panning e grazie alle loro caratteristiche di localizzazione degli altoparlanti Genelec, abbiamo concretizzato questo piano. Nel mondo reale, i suoni generati dalle creature viventi come strilli e passi, differiscono di poco ogni volta, così abbiamo preparato dalle 10 alle 30 sorgenti audio diverse per ciascuna e le abbiamo riprodotte casualmente in un’unica volta per dare una parvenza di realtà come esperienza uditiva. Il museo dispone di oltre 2.000 file di sorgenti audio – penso che questa varietà di suoni sia uno dei fattori che aumenta la risoluzione dell’esperienza.”

Secondo Miyamoto, l’adattabilità e l’accuratezza degli altoparlanti Genelec sono stati il fattore decisivo per la loro installazione nel museo. 

“Altri altoparlanti utilizzavano diversi meccanismi per ottenere la localizzazione, ma ciò risultava problematico nei setup multicanali, e in generale, non presentavano riproduzione audio accurata che stavamo cercando.  Le caratteristiche acustiche straordinarie di Genelec e l’installazione flessibile sono state un ulteriore punto a favore.”

Fujiwara concorda: “Siccome volevamo esaltare l’atmosfera del museo, abbiamo cercato di rendere gli altoparlanti il più invisibili possibile. Abbiamo vagliato diverse opzioni, comprese i posizionamenti sui soffitti alti e i gap nella struttura. Questo significava che gli altoparlanti dovevano essere più piccoli possibile – e in termini di misure/performance, Genelec è stata la scelta perfetta.”

Al museo Zukan, sono stati installati all’interno dello spazio 85 modelli di 8010 altoparlanti da studio compatti, 23 modelli dei leggermente più grandi 8020 e sette subwoofer 7360. Il modello 8010 viene ampiamente utilizzato all’interno del museo grazie alla sua eccezionale performance e alle dimensioni ridotte, mentre il modello 8020 viene usato specificatamente per riprodurre i suoni delle creature – che richiedono una fascia bassa. Inoltre, l’ampia gamma di accessori Genelec  si è rivelata ideale per il progetto, con entrambe le soluzioni, ovvero  8000-420CB supporto a muro corto e  8000-416B supporto per americana, per un’installazione flessibile, commisurata allo spazio. “Per creare il mondo abitato dalle creature viventi, abbiamo ricevuto la supervisione di professori universitari emeriti e di altri esperti,” osserva Kitai.

“Riteniamo che siamo riusciti in modo eccellente a fornire un’esperienza unica per questo museo che non può essere ottenuta in strutture convenzionali. Fin dalla sua organizzazione, il museo ha ricevuto feedback molto positivi provenienti da diversi ambiti, in qualità di nuova forma di struttura basata sull’esperienza. Spero che molte persone la proveranno.”